In Tunisia, parecchi studenti ed ex studenti, hanno fatto una rivolta contro il presidente tunisino Ben Alì. Giovani che combattono la disoccupazione nel loro stato, uomini che amano la loro patria, tutti contro il presidente Ben Alì e il suo clan per aver fatto chiudere le scuole pubbliche e le università. La guerra tra ricchi e poveri è vecchia come l'essitenza dell'umanità, un po' com enomadi contro stanziati, ma qui si parla di una manifestazione non tanto pacifica, milioni id negozi e banche sono stati assaltati da giovani stidenti incappucicati che temono il loro futuro. In Tunisia come in Francia e negli Stati uniti chi protesta viene sempre ascoltato è ottiene ragione, diversamente come avviene in Italia, che chi protesta ha sempre torto perché i giudici italiani raggirano sempre tutto. (Come è avvenuto l'anno scorso che molti agricoltori hanno protestato contro il costo dell'olio altissimo e i loro guadagni bassisismi buttando olive per tutte le strade e hanno dovuto pagare la multa per aver appunto bloccato il traffico). questo è uno dei tanti essimpi per dire che in Italia ha torto chi protesta e nelle altre nazioni ha torto chi subisce la protesta.
La Tunisia non è da sottovalutare dal punto di vista tecnologico, milioni di giovani tunisini hanno già scritto questa triste vicenda nei loro blog e sono stati arrestati. Un famoso blog naavat.org, si tratta di un blog collettivo c'è scritto tutto delle vicende del loro odiato presidente che non da futuro ai giovani tunisini.
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